Diana Bracco a Elettra: “Valorizziamo le eccellenze mettendole in rete”


“Sono rimasta profondamente impressionata. Ed entusiasta del vostro entusiasmo.” Diana Bracco

L'incontro del Presidente Rizzuto con la dott.ssa Bracco
e i rappresentanti di Confindustria.

L'ad Franciosi consegna all'ospite una medaglia ricordo

			

Trieste, 28 settembre 2012

Ricerca Industriale e Innovazione Tecnologica. Questi i temi al centro della visita a Elettra da parte di Diana Bracco, Vice Presidente di Confindustria e Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Bracco, che era accompagnata da Sergio Razeto e Paolo Battilana, Presidente e Direttore di Confindustria Trieste.
Carlo Rizzuto e Alfonso Franciosi, Presidente e Amministratore delegato di Elettra - Sincrotrone Trieste, hanno accolto i rappresentanti di Confindustria insieme a Marco Marazzi, responsabile delle relazioni industriali.

“La visita della Dottoressa Bracco – commenta Carlo Rizzuto - ha per noi un significato particolarmente importante, perché sottolinea quello che, sempre più negli ultimi anni, è cresciuto come un punto decisivo della nostra mission: la sinergia con il mondo industriale”.

Una sinergia irrinunciabile anche secondo Diana Bracco: “L’interazione con infrastrutture di ricerca d’eccellenza come Elettra, fortemente competitive e concretamente proiettate in ambito internazionale, è uno strumento unico a disposizione del nostro sistema produttivo. C’è bisogno di un impegno comune per aumentare le collaborazioni”, aggiunge la Vice Presidente di Confindustria, “e più in generale di una strategia che sappia valorizzare le tante eccellenze esistenti mettendole in rete. Proprio per questo Confindustria ha realizzato un censimento nazionale delle competenze in R&I: delle vere e proprie Mappe che incrociano territori e comparti produttivi”.

“Una collaborazione efficiente tra i centri di ricerca e le imprese, come quella rappresentata da Elettra, è oggi una sfida urgente e necessaria per la sopravvivenza sia delle aziende, sia dei centri del nostro territorio”, aggiunge Sergio Razeto. “Il nostro auspicio e il nostro lavoro come Confindustria Trieste consiste nel creare le condizioni perché questo avvenga. In questa direzione abbiamo costituito da anni, la Commissione Innovazione che riunisce imprese, enti di ricerca, Università e istituzioni finanziarie attorno ad un comune tavolo di lavoro”.

La luce di sincrotrone prodotta a Elettra è una sonda di grande potenza e versatilità, capace di rivelare dettagli dei materiali altrimenti inaccessibili, in molteplici ambiti che vanno dalla farmacologia alle micro e nanotecnologie, dalla catalisi all’ingegneria dei materiali alle scienze ambientali. “Unita alle competenze che abbiamo maturato negli anni - spiega Marco Marazzi - questa sonda diventa una fonte di nuove idee e soluzioni per contribuire al miglioramento dei processi industriali. L’interazione con le aziende, d’altra parte, è per noi uno stimolo continuo e irrinunciabile per valorizzare i risultati delle ricerche e per indirizzare le nostre competenze alla soluzione dei problemi più concreti e delle sfide più urgenti del mondo di oggi”.


 

Durante la visita a Elettra alcuni ricercatori hanno illustrato le potenzialità di linee di luce di particolare interesse nell’ambito industriale:

Maurizio Polentarutti ha parlato delle potenzialità della tecnica di diffrazione a raggi X in particolare nel campo chimico/farmaceutico, Lisa Vaccari ha raccontato di alcuni risultati ottenuti con l’applicazione di infrarosso e fluorescenza in campo alimentare, per la salute e l’ambiente, mentre Giuliana Tromba, sulla linea di mammografia, ha illustrato le potenzialità della tomografia in campo biomedico.

La visita si è conclusa nella sala sperimentale di Fermi, dove Michele Svandrlik, Project Director del laser a elettroni liberi, ha presentato la nuova sorgente.

     
Due momenti della visita nelle sale sperimentali  di Elettra e di Fermi


Foto: Roberto Barnabà

 

Ultima modifica il Venerdì, 05 Ottobre 2012 13:10