Elettra e AIEA: firmato al Miur un accordo di collaborazione scientifica


Il presidente di Elettra, Carlo Rizzuto, il Ministro Maria Chiara Carrozza
e il Direttore Generale dell'AIEA, Yuklya Amano.

Roma, 19 giugno 2013 - Un accordo di collaborazione fra il centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste e l’AIEA, Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, è stato firmato alla presenza del Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, da Carlo Rizzuto, presidente di Elettra, e da Yukiya Amano, Direttore Generale dell’AIEA. L’accordo prevede che ricercatori provenienti dagli Stati membri dell’AIEA possano accedere alle strutture del centro di ricerca, specializzato nella produzione di luce di sincrotrone e nel suo utilizzo per l’analisi dei materiali.

Obiettivo dell’accordo è quello di promuovere la qualità e la competitività della comunità scientifica dei Paesi membri, nelle scienze dei materiali e nella ricerca di temi legati all'ambiente e alla salute, e con una particolare attenzione ai Paesi emergenti.
Nell’ambito di questa intesa, i ricercatori di questi Paesi avranno in particolare un accesso facilitato alle tecniche di fluorescenza a raggi X con luce di sincrotrone, in grado fornire informazioni sulla chimica dei materiali, con applicazioni prevalenti in campo ambientale e nella tutela dei beni culturali.

L’accordo rientra in un quadro di collaborazione già consolidato fra le parti: il centro triestino è stato infatti selezionato, già dal 2005, fra i “Collaborating Centres” dell’AIEA, con il compito di supportare le attività dell’Agenzia nella sua funzione di diffondere la cultura tecnico-scientifica e di promuovere la formazione e la costruzione di reti internazionali fra gli attori della ricerca.

La firma del documento alla presenza del Ministro della Ricerca sancisce una nuova tappa nelle azioni che mirano a promuovere l’impiego della cooperazione scientifica per la promozione della pace. Avviene, infatti, a poche settimane di distanza dall’annunciato ingresso dell’Italia – proprio attraverso l’INFN ed Elettra Sincrotrone Trieste e con un finanziamento del Miur di un milione di euro – nella costruzione di Sesame, il primo “supermicroscopio” con luce di sincrotrone costruito in Medio-Oriente, che sta sorgendo in Giordania con il contributo di Paesi dal profilo politico a volte molto distante. 

Ultima modifica il Giovedì, 08 Agosto 2013 16:13