Workshop sulla Regione di Interesse con Tomografia Computerizzata a raggi X.
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Workshop sulla Regione di Interesse con Tomografia Computerizzata a raggi X. Al fine di soddisfare le svariate esigenze di coloro che utilizzano la Tomografia Computerizzata a raggi X (CT) è necessario sviluppare soluzioni flessibili sia dal punto di vista hardware per l’acquisizione delle immagini sia da quello software per la loro elaborazione ed analisi. La scansioni CT che utilizzano i raggi X generati da un sincrotrone e quelle invece che utilizzano quelli prodotti da tubi a microfuoco presentano approcci complementari, essendo diverse in termini di ampiezza del campo visivo, contrasto di immagine e risoluzione spaziale raggiungibile. Lo scopo principale dell’evento che si è tenuto nei giorni scorsi presso Elettra Sincrotrone Trieste è stato quello di riunire ricercatori, matematici ed esperti nel calcolo scientifico per esplorare un argomento specifico riguardante l’acquisizione e la ricostruzione tomografica: il problema della Regione di Interesse (ROI) in CT. Infatti, le immagini ricostruite tramite la ROI-CT risultano essere spesso corrotte da artefatti che, in alcuni casi, mascherano parte delle informazioni contenute nell’immagine stessa. Sviluppare soluzioni efficaci richiede una comprensione completa dell’origine di questi artefatti. |
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I dati micro-CT sono stati acquisiti durante il workshop stesso utilizzando strumentazione con contrasto e risoluzione spaziale variabili. Con la sorgente a microfuoco sono stati tomografati nella loro interezza campioni a risoluzione spaziale media sui quali poi è stata selezionata una regione acquisita in ROI-CT a più alta risoluzione spaziale. Approccio similare è stato adottato alla linea di luce SYRMEP di Elettra, dove era disponibile una strumentazione micro-CT ad alta risoluzione spaziale ed in contrasto che sfruttava i raggi X generati dal sincrotrone. Sono state effettuate anche scansioni incrociate utilizzando per lo stesso campione ambedue le sorgenti. |
