ALERT 2016

Acceleratori di ultima generazione al servizio della ricerca e dell’industria: a che punto sono le ultime tecnologie? E che cosa riservano per il futuro?
 
Ne hanno discusso a Trieste, fra il 14 e il 16 settembre, scienziati, tecnici e industrie al workshop Advanced Low Emittance Rings Technology (ALERT 2016), co-organizzato da Elettra Sincrotrone Trieste e dal CERN di Ginevra nell’ambito del progetto Eucard 2.
 
L’incontro – introdotto da Alfonso Franciosi, Presidente e Amministratore Delegato di Elettra – ha richiamato numerosi partecipanti dai maggiori centri di ricerca mondiali dotati di un acceleratore di particelle: dall’americano SLAC (Stanford Linear Accelerator Center) che opera presso la Stanford University, al Laboratorio Max IV dell’Università svedese di Lund, sino – appunto – al CERN di Ginevra e al nostro centro di ricerca Elettra. 

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(ph. Roberto Barnabà)

Particolarmente utile, per un confronto efficace fra la ricerca allo stato dell’arte e le esigenze di un mercato di nicchia sempre più specializzato, è stata anche la significativa presenza di rappresentanti di varie industrie italiane ed europee specializzate nella produzione di alta tecnologia (come quella dei magneti, dei sistemi di diagnostica o delle tecnologie da vuoto, per fare alcuni esempi). Moderato da Raffaella Geometrante dell’azienda Kyma srl, spin off di Elettra Sincrotrone Trieste specializzata nella progettazione, produzione e caratterizzazione di componenti di acceleratori, il pomeriggio di venerdì è stato specificatamente dedicato alle collaborazioni con l’industria in questo settore.
 
“In questo momento di grande sviluppo di sorgenti di luce ultra intense – hanno spiegato Emanuel Karantzoulis di Elettra e Ioannis Papaphilipou del CERN, organizzatori del workshop – la condivisione di esperienze e di soluzioni tecnologiche già testate presso laboratori appena entrati in funzione (come lo svedese Max IV) o in costruzione (come Sirius in Brasile e ESRF-EBS in Francia) è una risorsa preziosa non solo per la comunità scientifica, ma – in generale – per lo sviluppo delle conoscenze e per le risposte alle sfide globali del nostro tempo”.
 

 

 

 









 

Ultima modifica il Martedì, 27 Settembre 2016 13:20