Grandi infrastrutture di ricerca europee: quale ruolo per l’Italia? (Press review)

Il Secondo Convegno Congiunto delle società italiane di luce di sincrotrone e di spettroscopia neutronica (SILS-SISN), dall'1 al 3 settembre 2011, è un’occasione di aggiornamento scientifico, ma anche un’opportunità di confronto fra esperti sui temi della politica italiana nell’ambito della ricerca. Organizzato con la collaborazione del Consorzio Interuniversitario di struttura della materia, dell’Università di Trieste e di Sincrotrone Trieste, è ospitato nell’Aula Magna della sede Androna Baciocchi dell'Università di Trieste

Le due società nazionali SILS e SISN riuniscono le comunità dei fisici, chimici, ingegneri e tecnologi dei materiali, biologi e geologi che utilizzano gli strumenti ed i metodi delle grandi infrastrutture di ricerca internazionali, come i sincrotroni o le sorgenti di neutroni, per lo studio delle proprietà strutturali e dinamiche della materia. Nel convegno, che unisce per la seconda volta oltre un centinaio di partecipanti afferenti alle due comunità, saranno presentati i risultati scientifici e gli sviluppi metodologici e strumentali più recenti. Sarà inoltre offerta la possibilità di visitare la nuova sorgente di luce FERMI@Elettra gestita da Sincrotrone Trieste e da poco entrata in funzione.

La seconda giornata di lavori si aprirà con una Tavola Rotonda sulle grandi Infrastrutture analitiche europee. Verrà in particolare presentata la partecipazione del nostro Paese a tre grandi infrastrutture di ricerca della Roadmap Europea (ESFRI), partecipazione per la quale Sincrotrone Trieste sta rivestendo un ruolo primario nel coordinare e stimolare la preparazione e il finanziamento degli studi di fattibilità per i contributi "in-kind" dell'Italia. Si tratta di EuroFEL, rete di laboratori europei dove siano presenti sorgenti di luce a impulsi molto brevi, coerente ed estremamente brillante e di cui fa parte anche FERMI@Elettra, X-FEL, laser a elettroni liberi europeo in costruzione ad Amburgo, ed ESS, la nuova sorgente di neutroni in costruzione a Lund, in Svezia, che vedrà il coinvolgimento su larga scala di 17 Paesi Partner. Con l’avvio di queste grandi infrastrutture di ricerca, la comunità europea intende dotarsi di centri capaci di attrarre i migliori ricercatori a livello mondiale, ospitandoli e offrendo loro l’ambiente più adatto, gli strumenti migliori e le tecnologie più avanzate per l’analisi dei materiali.  

Ultima modifica il Giovedì, 08 Marzo 2012 16:04