Il laser a elettroni liberi FERMI ha aperto la strada al controllo del movimento ultraveloce degli elettroni.
![]() Immagine: Maurizio Contran, Politecnico Milano |
Un’equipe internazionale ha usato la luce prodotta dal laser a elettroni liberi FERMI, nel centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste in AREA Science Park, per controllare il movimento ultraveloce degli elettroni: l’esperimento, pubblicato sulla rivista Nature Photonics, apre la strada allo studio dei processi più complessi che si svolgono in natura sulla scala degli attosecondi (miliardesimi di miliardesimo di secondo) come la fotosintesi, la combustione, le reazioni di catalisi, la chimica dell’atmosfera. |
La natura, però, può essere ancora più veloce. “Alla base dei legami – spiega Kevin Prince, fisico a Elettra Sincrotrone Trieste e primo autore della pubblicazione – ci sono gli elettroni, che danno luogo a processi mille volte più rapidi, nel regime degli attosecondi (miliardesimi di miliardesimo di secondo). Come gran parte della comunità scientifica, anche noi eravamo da anni impegnati nello sviluppo di un metodo d’analisi innovativo con una risoluzione ad attosecondi che ci permettesse di studiarli e controllarli. Con questo lavoro, che sfrutta le eccezionali proprietà della luce laser di FERMI, possiamo finalmente dire di aver raggiunto il nostro traguardo”.
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