Non c'è crescita senza alleanze strategiche (Press review)

 “Il mondo della ricerca e quello dell’industria devono fare fronte comune per rispondere alla crisi globale che stiamo attraversando e affrontare le grandi sfide con un vantaggio socio-economico reale e concreto per tutta la cittadinanza”. È il commento di Carlo Rizzuto, presidente di Elettra Sincrotrone Trieste e Chair di ERF, European Research Facilities Association, al convegno “Technology Transfer and Industrial Relations in Research Infrastructures” appena concluso, che ha richiamato a Trieste per due giorni più di 100 esperti provenienti da tutta Europa. Attori del mondo industriale, policy makers e rappresentanti degli uffici di trasferimento tecnologico di laboratori e infrastrutture di ricerca.  

“Le infrastrutture di ricerca, attrezzate come sono per ospitare e servire i migliori ricercatori in tutti i campi – ha aggiunto Rizzuto, hanno un grande effetto sul progresso tecnologico. Mentre competono e scoprono, infatti, i ricercatori devono continuamente inventare, superando i limiti delle tecnologie esistenti. La chiave su cui puntare e il terreno fertile di scambio costruttivo con il mondo dell’impresa sta proprio qui: nel valorizzare al massimo la capacità inventiva e di realizzazione tecnologica dei ricercatori”.

E che questa collaborazione sia irrinunciabile è un’idea condivisa da tutta la comunità dei partecipanti, che hanno più volte sottolineato l’impegno dei propri Paesi in questa direzione. Da un lato con precise strategie Impact Driven messe in atto dalle proprie organizzazioni (dall’inglese STFC Science and Technology Facility Council, alla tedesca Helmholtz Association, fino al Cern), dall’altro con vere e proprie alleanze – da parte delle imprese – con i centri di ricerca. Come quella fra il centro di ricerca Elettra e l’azienda Zambon Chemicals (Zach), produttrice di principi attivi per il settore farmaceutico. “Ci abbiamo messo un anno per imparare i reciproci linguaggi – ha detto Livius Cotarca, responsabile ricerca e sviluppo di Zach – ma ora siamo diventati una vera squadra e insieme abbiamo sviluppato un nuovo protocollo per migliorare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci attraverso la caratterizzazione dei principi attivi utilizzati nella loro formulazione. Ora continuiamo a lavorare insieme”.

Il valore economico della collaborazione e della fiducia, insieme a quello del trasferimento tecnologico e della conoscenza, è stato infine sottolineato nella testimonianza di Aldo Romano. Già presidente di STMicroelectronics, azienda leader mondiale produttrice dei cosiddetti chip e quotata alle Borse di New York, Parigi e Milano, Romano ha raccontato come nella crescita esponenziale della sua società, l'alleanza strategica, questa volta con un'altra industria leader nel campo della componentistica elettronica, sia stata la chiave di svolta, tanto da diventare un modello di successo su cui basare le successive strategie di crescita aziendale. "La nostra storia dimostra che è possibile fare business in un modo completamente diverso da quello tradizionale, trasformando i propri potenziali competitors in veri alleati. E che il trasferimento della conoscenza e della tecnologia, anche fra aziende, lungi dall’essere un punto d’arrivo, dev’essere un punto di partenza per crescere davvero”.

 
Ultima modifica il Giovedì, 27 Giugno 2013 16:04